Mentre Vivevo

Mentre Vivevo
Luogo: Sala Teatro Centro Sociale Poggio Torriana
Categoria: Rassegna
Periodo:
Domenica 2 febbraio - ore 17:30
Domenica 16 febbraio - ore 17:30
Domenica 2 marzo - ore 17:30
Domenica 16 marzo - ore 17:30
Domenica 6 aprile - ore 17:30

Descrizione

Mentre Vivevo vuole favorire un processo di crescita culturale non occasionale e elitario ma strategico e popolare, dove con “strategico” intende l’individuazione di azioni che non abbiano obiettivi limitati all'intrattenimento o alle attività ludiche, ma che accanto a esse si sviluppi un progetto più ampio rivolto a una sempre maggiore qualificazione degli interventi culturali.

Su questa traccia si sviluppa il programma di questo segmento gennaio-aprile 2025, accogliendo artisti che attraverso un personale linguaggio si soffermano sulle incrinature meno visibili del nostro reale; osservano, interpretano, ci ritornano attraverso la forma dell’ironia, della comicità o di una spietata ovvietà le contraddizioni e il disorientamento di un’epoca, ma anche la risorsa che abbiamo sotto gli occhi e a cui da troppo tempo dimentichiamo di attingere: l’essere umanità.

Programma

Domenica 2 febbraio vedrà protagonista la compagnia Babilonia Teatri, formazione veneta pluripremiata - da ultimo il Leone d’Argento della Biennale di Venezia 2016 -, creatrice di drammaturgie scolpite nelle contraddizioni dell’oggi che con “Pedigree” racconta le difficoltà di una nuova generazione alle prese con genitori biologici e genitori di fatto, con nuove problematiche di identità e di coscienza. Pedigree è la storia di un giovane uomo, della sua famiglia con due madri, del padre donatore e dei suoi cinque fratelli di sperma sparsi per il mondo.

Domenica 16 febbraio sarà Denis Campitelli,  attore cesenate che alterna l’impegno cinematografico a quello teatrale e che da anni sviluppa una vena particolarissima, muovendosi tra il dialetto romagnolo e le derive del teatro contemporaneo, l’autore e interprete di “A trebbo con Shakespeare”.

Sembra che le storie più raccontate, divertenti e inquietanti allo stesso tempo, fossero quelle in cui si parlava di spiriti.  È Shakespeare riscritto a “trebb”,  che in dialetto significa ritrovo, veglia con amici, dove si racconta degli spiriti di Amleto, Romeo e Giulietta, Otello.

Si prosegue domenica 2 marzo con “L’uomo è un animale feroce” che l’attore Silvio Castiglioni  ha tratto da alcuni monologhi di Nino Pedretti, più noto come finissimo poeta in dialetto santarcangiolese, ma anche grande autore in lingua italiana; esempio ne sono i  testi presentati in questo spettacolo dai trascinanti effetti comici. Confessioni, o confidenze, dal tono amaro e divertito, malinconico e crudele che esplorano le stramberie, le fragilità e le ossessioni della donna e dell’uomo medio, i panni che Nino amava indossare con impareggiabile grazia.

La Compagnia del Serraglio presenterà domenica 16 marzo “La custode”, dove il testo di Francesco Gabellini con la brillante interpretazione di Francesca Airaudo, attraverso riflessioni e speranze di una ex albergatrice disegna una bella figura femminile, con la voglia di reagire e l’inventiva tipica delle donne romagnole: cosa potrebbe succedere se durante i lavori di trasformazione della storica pensione Iris in lussuosi appartamenti, si rinvenissero i resti di una domus di epoca romana?

Roberto Mercadini, tra gli artisti che abitarono le prime edizioni di Mentre Vivevo,  domenica 6 aprile chiude la seconda parte della rassegna  con “Moby Dick”, narrazione da Melville. Un viaggio negli abissi marini e in quella della parola, a caccia della balena bianca, dei suoi misteri. Ma Moby Dick, sostiene Mercadini, “non si può narrare, sebbene molti abbiano tentato (per citare Melville)”. Che può farne, allora, un narratore? Può far brillare alcuni frammenti incandescenti; far intuire, per sintesi, l’intera luce, l’intero calore del magma.

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